Cloud Server

Acquerello

L’acquerello: tutta la magia dell’acqua e del colore.

Polvere di colore ed acqua distillata o naturale: ecco il segreto dell’acquerello, tecnica pittorica che da sempre regala a pittori ed amanti dell’arte soluzioni in grado di emozionare.

La storia della pittura ad acquerello affonda le sue radici sicuramente in epoca rinascimentale, anche se il vero e proprio boom della pittura ad acquerello si registrò nella Francia e nell’Inghilterra del Settecento. In Italia invece la tecnica dell’acquerello fa capolino nel tardo Ottocento, con esiti assolutamente celebri e sorprendenti.

Ma cosa significa dipingere ad acquerello? Si tratta solo di mischiare polvere di colore ed acqua? In molti casi no, poiché in realtà spesso gli artisti aggiungevano ed aggiungono al composto di polvere di colore ed acqua altre sostanze, come gomma arabica o glicerina, che conferiscono più densità al colore senza alterarne l’effetto trasparente.

I supporti ideali per realizzare un quadro con la tecnica dell’acquerello sono vari, da quelli cartacei come carta, pergamena e cartone fino ad arrivare al vetro, al legno o addirittura all’avorio.

Ovviamente in tutti i casi le superfici vanno preparate per ricevere la pittura ad acquerello, tramite sgrassatura o carteggiatura. Il legno può essere preparato con una copertura di albume, che, con la sua azione impermeabilizzante, lo rende idoneo a ricevere un tipo di decorazione a base acquosa.

Il pennello ideale per dipingere un quadro ad acquerello deve avere una punta perfettamente uniforme e non sfaldata, in grado di trattenere il colore e depositarlo sul supporto prescelto seguendo esattamente il volere dell’artista. Inoltre deve essere adeguatamente elastico, così da seguire al meglio i movimenti della mano del pittore e restituire sempre il risultato che egli desidera.

E’ sempre meglio evitare i pennelli sintetici, (anche se in commercio ve ne sono di molto buoni) ed orientarsi verso pennelli di martora. Il pennello per acquerello deve essere grande ed a punta tonda, che consente alla pennellata di assumere forme diverse a seconda delle specifiche esigenze dell’artista. Egli potrà decidere se usarne solo la punta, per un tratto breve e più preciso, oppure se usarlo piatto, per stendere il colore con pennellate più ampie e generose. In quel caso sarà comunque possibile ricorrere anche ad un pennello a punta piatta. Come per tutte le tecniche pittoriche, il pennello va risciacquato accuratamente quando si passa da un colore all’altro. Nel caso della tecnica ad acquerello, in particolare, è buona norma optare per l’acqua distillata, più pura e priva di residui calcarei che rischiano di rovinare la bellezza del quadro.

La carta per realizzare quadri ad acquerello altro non è che una pasta di stracci di lino o cotone sbiancato naturalmente: si tratta di un supporto ruvido e granuloso, in grado di trattenere il colore all’interno delle sue fibre.

Ogni tipo di carta ha una granulosità differente e regala pertanto esiti artistici differenti: quando la grana è molto fine il disegno potrà essere molto curato nei dettagli, mentre se la carta è a grana grossa si potrà procedere con tratti più corposi e decisi senza indugiare nei dettagli, anche perché la ruvidità della carta in qualche modo rallenta la “corsa” del pennello favorendo il depositarsi del colore nelle sue cavità. Scegliere una carta a granulosità media consente di giocare sia coi dettagli che con ampie e generose pennellate di colore, quindi si rivela sempre la scelta ideale per chi non desideri eccedere in un verso o nell’altro. Lo stesso discorso vale per la quantità di acqua che si lascia nel pennello: se sarà abbondante la pennellata sarà più veloce ed il colore più trasparente, se invece il pennello sarà quasi asciutto il colore si depositerà maggiormente nelle cavità del supporto. Un altro fattore fondamentale nella scelta della carta per la realizzazione di un quadro ad acquerello è il peso, che viene solitamente espresso in grammi per metro quadrato: le carte molto leggere tendono maggiormente ad incresparsi e quindi devono essere tese e fissate al piano di lavoro, mentre quelle pesanti non necessitano di venir tese.

Paesaggio ad acquerello